Bolle e Zakharova inaugurano la Scala

17, 20 (2 rappr.), 23, 29, 30 (2 rappr.),
31 dicembre 2017; 3, 4, 10, 13 gennaio 2018 

Fryderyk Chopin

La Dame aux camélias


Coreografia e regia John Neumeier

dal romanzo di Alexandre Dumas (figlio)

ripresa da Kevin Haigen, Radik Zaripov e Janusz Mazon

Scene e costumi Jürgen Rose

Luci John Neumeier


Étoiles
Svetlana Zakharova
(17, 20s dic.; 10, 13 gen.)

Roberto Bolle
(17, 20s dic.; 10, 13 gen.)

31 dicembre 2017
Artisti ospiti
Anna Laudere - Edvin Revazov



Direttore Theodor Guschlbauer

Pianoforte Roberto Cominati

Corpo di Ballo e Orchestra del Teatro alla Scala

Nuova produzione
Allestimento del Royal Theatre, Copenhagen



La Dame aux camélias di John Neumeier
inaugura la nuova Stagione di Balletto alla Scala


Dodici recite dal 17 dicembre al 13 gennaio con le étoiles scaligere,
artisti ospiti e importanti debutti per gli interpreti del Corpo di Ballo
del Teatro alla Scala diretto dal Maestro Frédéric Olivieri


Marguerite Gautier è morta. Il contenuto del suo lussuoso appartamento sta per essere messo all’asta. Entrano visitatori curiosi, acquirenti, conoscenti e amici della defunta, fra i quali il vecchio Monsieur Duval, per esaminare gli arredi. Un giovane - Armand Duval - irrompe disperato nella stanza e perde i sensi. Duval riconosce suo figlio e amorevolmente lo sostiene. Sopraffatto dai ricordi, Armand comincia a raccontare la sua storia.

Così inizia La Dame aux camélias di John Neumeier, subito affermando con forza l’originalità e la sensibilità poetica dell’autore, uno dei maggiori coreografi viventi, innovatore e rivitalizzatore del genere del balletto drammatico, distintosi nella sua inesauribile vena creativa per l’acume delle sue intuizioni teatrali, la sensibilità nel tratteggio psicologico e la rielaborazione della struttura drammaturgica.

Con dodici recite, dal 17 dicembre al 13 gennaio apre dunque la Stagione di Balletti una delle pietre miliari del lavoro coreografico di John Neumeier, esemplare della sua predilezione per i balletti narrativi a serata e della sua concezione di balletto drammatico contemporaneo. Il 2018 vede importanti ricorrenze: quarant’anni dalla creazione per il Balletto di Stoccarda e per Marcia Haydée, alla quale è dedicato, e 170 anni dalla pubblicazione del romanzo di Alexandre Dumas (figlio) scritto di getto nel 1848, pochi mesi dopo la morte di Marie Duplessis, la cui vicenda ha ispirato la Violetta verdiana della Traviata. Neumeier sceglie di ispirarsi al romanzo e non alla commedia rielaborata dallo stesso autore e sulle note struggenti di Chopin costruisce il suo dance drama nella forma del grand ballet, con un disegno scenico definito “viscontiano” - l’allestimento, bellissimo ed evocativo, è di Jürgen Rose - e un vocabolario neoclassico, conducendo lo spettatore al climax drammatico attraverso splendidi e appassionanti passi a due, che scandiscono in ciascun atto lo svolgersi della vicenda e dei sentimenti, grandi scene di balli per l’ensemble e importanti momenti di evidenza per i solisti.

Strenuo sostenitore del principio per cui “la tecnica diventa semplicemente il mezzo per arrivare alle emozioni”, Neumeier si avvicina quindi agli archetipi del repertorio ballettistico o letterario con una curiosità che sviscera le dinamiche psicologiche, intime e sentimentali, e va alla ricerca della verità dei personaggi e del loro sviluppo emotivo. Ecco allora che, prendendo a prestito le tecniche cinematografiche, in un montaggio di sequenze tra oggettiva e soggettiva, e attraverso l’uso del flashback, la sorte di Marguerite Gautier rivive attraverso il ricordo di Armand, il giovane che Marguerite amava ma al quale ha dovuto rinunciare, e si duplica, con un vero colpo drammaturgico, attraverso l’espediente del “teatro nel teatro” allorchè, assistendo al balletto Manon Lescaut al loro primo incontro, Marguerite e Armand si immedesimano nei personaggi di Manon e Des Grieux.

La produzione esige, per la sua struttura, per l’intensità e la raffinatezza della scrittura coreografica, attenta anche ai minimi particolari, protagonisti di alto spessore tecnico e interpretativo ma non chiede di meno ai numerosi comprimari e personaggi secondari. Negli intensi ruoli principali di Marguerite Gautier e Armand Duval, per la prima volta insieme in questo balletto apriranno le recite il 17 dicembre (e replicheranno il 20 sera, il 10 e il 13 gennaio), le étoile scaligere, Svetlana Zakharova, mai prima d’ora alla Scala in questo ruolo, e Roberto Bolle; novità anche per la recita di fine anno: il 31 dicembre saranno in scena, per la prima volta alla Scala di Milano, Anna Laudere e Edvin Revazov, entrambi principal del Balletto di Amburgo.

Ma grandi novità e importanti debutti anche nelle repliche: Emanuela Montanari torna in scena come Marguerite accanto a Claudio Coviello, in debutto nel ruolo di Armand (il 20 pomeriggio, il 29, la sera del 30 dicembre e il 4 gennaio). Debutto assoluto anche per Nicoletta Manni e Timofej Adrijashenko, in scena il 23 dicembre (ore 14), il 30 pomeriggio e il 3 gennaio.

Accanto a loro, in scena i primi ballerini, i solisti e gli artisti del corpo di ballo scaligero nei molti importanti ruoli del balletto, con significativi ritorni e altrettanti debutti: Nicoletta Manni (Manon, in alternanza con Virna Toppi), Mick Zeni (nel ruolo di Monsieur Duval, in alternanza con Alessandro Grillo e Riccardo Massimi), Riccardo Massimi (Il Duca, in alternanza con Alessandro Grillo e Marco Agostino) Antonino Sutera (Il Conte N, in alternanza con Christian Fagetti e Walter Madau), Antonella Albano (Prudence, in alternanza con Virna Toppi e Martina Arduino; Marco Agostino (nel ruolo di Des Grieux, in alternanza con Nicola Del Freo), Gioacchino Starace (Gaston Rieux, in alternanza con Antonino Sutera e Christian Fagetti), Caterina Bianchi, (Olympia, poi interpretata da Agnese Di Clemente e Vanessa Vestita), Monica Vaglietti e Catherine Beresford nel ruolo di Nanine.


Novità anche sul podio: prima volta con il Balletto della Scala anche per Theodor Guschlbauer, esperto del repertorio francese, che ha diretto per oltre un decennio la Filarmonica di Strasburgo; al pianoforte Roberto Cominati.




Date

Domenica 17 dicembre 2017 - ore 20 - Prima rappresentazione – Turno P

Mercoledì 20 dicembre 2017 - ore 14,30 - Invito alla Scala per Giovani e Anziani

Mercoledì 20 dicembre 2017 - ore 20 - Turno R

Sabato 23 dicembre 2017 - ore 14 - Fuori abbonamento

Venerdì 29 dicembre 2017 - ore 20 - Fuori abbonamento

Sabato 30 dicembre 2017 - ore 14,30 - Fuori abbonamento

Sabato 30 dicembre 2017 - ore 20 - Fuori abbonamento

Domenica 31 dicembre 2017 - ore 18 - Fuori abbonamento

Mercoledì 3 gennaio 2018 - ore 20 - ScalAperta

Giovedì 4 gennaio 2018 - ore 20 - Fuori abbonamento

Mercoledì 10 gennaio 2018 - ore 20 - fuori abbonamento

Sabato 13 gennaio 2018 - ore 20 - fuori abbonamento



Prezzi da € 11 a € 150

Recita del 31 dicembre da € 11 a € 180

Recita  ScalAperta da € 5,5 a € 75

www.teatroallascala.org

Foto: Teatro alla Scala/Brescia - Amisano

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