Presentata la stagione danza 2021-2022 del Teatro Bellini di Napoli

PROGRAMMA
TEATRO BELLINI, NAPOLI
DANZA


29 settembre

ACT OF MERCY

Teatro Bellini

idea, coreografia e regia Antonello Tudisco
concept Vincenzo Ambrosino e Antonello Tudisco
interpreti Rebecca Collins, Gaetano Montecasino, Angelo Petracca,
Francesco Russo, Piotr Waich
aiuto drammaturgia Domenico Ingenito
supervisione Davide Iodice
musiche Renato Fiorito, Chiara Mallozzi
luci Marco Giusti
scenografia Massimo Staich
costumi Dario Biancullo
direzione organizzativa Hilenia De Falco
produzione Interno5 - Coproduzione Teatro Stabile di Napoli
residenza C.RE.ARE Campania


La Misericordia può essere considerata come un atto di bontà che si realizza nell’immediato, il conforto dato o cercato può permettere a chi lo esercita, di creare una migliore condizione di vita. Act of Mercy indaga, il valore dell'atto caritatevole quello laico, umano, legato alla possibilità di donare sollievo reale e concreto, ponendosi però alcuni interrogativi: può la bontà essere crudele? La Misericordia può fallire? Nella società contemporanea l’aiuto verso il bisognoso può essere solo di “facciata” e poco concreto, necessario solo a generare meccanismi di finto umanitarismo che placano momentaneamente le coscienze? Lo spunto di riflessione è il dipinto Le Sette opere della Misericordia di Caravaggio, in cui il linguaggio simbolico aiuta a leggere la misericordia come un’esigenza reale ed umana, attraverso gesti e personaggi che ne danno una visione viva e profondamente concreta dove i gesti raccontano di corpi che si aiutano e agiscono per un benessere collettivo. Trasportato ai nostri giorni, quel concetto concreto di mutuo soccorso, viene esteso alla drammatica situazione vissuta dai migranti che attraverso di continuo il Mediterraneo. E questo è l’altro asse di ricerca su cui indaga lo spettacolo, soffermandosi su quegli atti di Misericordia mancati o dimezzati che si attuano nei confronti di questa bisognosa umanità. Una umanità data dai corpi dei danzatori che, come segni di un linguaggio in cui la mutualità del gesto genera una nuova vita animata dà una visione di un gruppo che tenta di agire in maniera coesa e non isolata in piccole realtà autonome e distinte.



venerdì 1 ottobre

PUPPENSPIELER

Teatro Bellini

coreografia Nyko Piscopo
interpreti Eleonora Greco, Elisabetta Violante, Sibilla Celesia,
Monica Cristiano, Rosaria Di Maro, Sonia Di Sarno, Nicolas Grimaldi Capitello, Leopoldo Guadagno, Francesco Russo, Roberta Zavino
compositore Alfredo Maddaluno
costumi Sonia Di Sarno
head sculptures Giuseppe Fata
pupazzi Pina Raiano
luci Raffaele Petrillo
special thanks Manuela Barbato, Emma Cianchi
produzione Cornelia

Torna il coreografo partenopeo Nyko Piscopo, giovanissimo ma già molto attivo in ambito internazionale. Piscopo, danzatore stabile presso il Teatro Moravo di Olomouc e il Teatro Nazionale Croato a Rijeka è già stato ospite al Piccolo Bellini con la sua creazione, Sweet Swan Sway!, in cui indagava, attraverso la danza, i turbamenti esistenziali e le insicurezze femminili; il lavoro ha riscosso un enorme successo di pubblico e critica prima di approdare su importanti palcoscenici internazionali. Anche con Puppenspieler, che in tedesco vuol dire "burattinaio", sceglie di affrontare un tema esistenziale, quello dell'identità. Giocare in libertà, senza stereotipi ed etichette prestabilite. Questa è la condizione che è stata negata a Klara e che ella stessa rivive per ricostruire il proprio percorso da bambina a donna. Non uno, ma tanti schiaccianoci a cui sono legate esperienze sconvolgenti ed importanti e che ricostruiranno l’identità di una persona libera da stereotipi di genere, alla quale piaceva solamente vivere senza etichette. Partendo dal racconto lo Schiaccianoci e il re dei topi di E.T.A. Hoffman, Piscopo affronta il tema dei giocattoli gender neutral. Il focus è rivolto alla relazione tra la persona ed il giocattolo, proprio come Klara e lo Schiaccianoci, l’intento è quello di mettere in relazione i danzatori con il mondo infantile partendo dalle prime esperienze e scelte.




2 ottobre

LA SETTIMA

Teatro Bellini

progetto di creazione coreografica collettiva
compagnia Borderline Danza – Balletto Teatro di Torino
regia e coreografia Nicoletta Cabassi e Claudio Malangone
interpreti per Borderlinedanza Luigi Aruta, Adriana Cristiano, Giada Ruoppo, Antonio Formisano; per BTT Lisa Mariani, Alessandra Giacobbe, Nadja Guesewell, Viola Scaglione Flavio Ferruzzi, Paolo Piancastelli, Emanuele Piras
musica 7 Sinfonia di L. V. Beethoven
luci Francesco Ferrigno - video Francesco Petrone
costumi Nicoletta Cabassi
coproduzione Borderlinedanza/BTT con il contributo di MIBAC,
Regione Campania, Regione Piemonte
durata 45 minuti

debutto 11 luglio Acqui Terme Festival Internazionale della Danza

La Settima Sinfonia nasce fra l'autunno 1811 e il giugno 1812. Questa la definizione celeberrima di Richard Wagner a proposito della Settima: «Questa sinfonia è l’apoteosi della danza. È la danza nella sua massima essenza, l’azione del corpo tradotta in suoni per così dire ideali». I coreografi Claudio Malangone e Nicoletta Cabassi, testimoni di assoluto prestigio della danza contemporanea italiana, creano rispettivamente e separatamente sullo stesso tema e sulla stessa partitura musicale, ma su movimento musicale e danzatori diversi (movimento 1 e 2 Malangone per Borderline, movimento 3 e 4 Cabassi per BTT). Un viaggio che trae ispirazione tra ciò che vediamo e ciò che immaginiamo per condurre in un luogo intimo e caloroso che scava nella complessità sociale per mostrare l'invisibile dietro ciò che è palpabile. Un percorso dove video e parola contribuiscono a creare flussi di immagini che espandono il corpo in azione ed infinite espansioni, come finestre su altri mondi, linee di fuga, imprevedibili tracciati, universi non esistenti attraverso un gioco continuo di costruzione- decostruzione della realtà. Lo spettacolo presenta scene di nudo integrale




3 ottobre

BALLET AND DANCE - Trittico

spettacolo in tre pièces

Teatro Bellini


Unknown Woman
coreografia Mauro Astolfi
con Maria Cossu
luci Marco Policastro
musica AAVV
produzione Spellbound
con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo
Produzione 2020 parte del progetto Spellbound 25

Äffi
creazione per un interprete
coreografie, set e costumi Marco Goecke
interprete Mario La Terza
luci Udo Haberland
musiche Johnny Cash
riallestimento per Spellbound Contemporary Ballet, realizzato con il
contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo
Produzione 2020 parte del progetto Spellbound 25

...Di amore e di altro...
coreografia Edmondo Tucci
interpreti Luisa Ieluzzi e Tommaso Palladino (Teatro San Carlo), Raffaele Iorio
musiche Craig Amstrong

Trittico di grandi firme in una fusione di neoclassico e contemporaneo, una serata all'insegna della danza internazionale in una grammatica del movimento che spazia dalla tecnica classica fino alle contaminazioni del tanztheater tedesco. Il primo, Unknown Woman è il lavoro con cui Mauro Astolfi, coreografo fondatore di Spellbound Contemporary Ballett, racconta il rapporto che ha con l'arte e la creazione: «È un racconto serio e immaginario allo stesso tempo - dice Astolfi - un raccoglitore di memorie e di pensieri di tutto ciò che è accaduto in 20 anni». La seconda pièce è Affi, una delle creazioni di maggior successo internazionale di Marco Goecke. Il potente assolo, giocato sulla prestanza fisica di un corpo agitato da fantasmi interiori è nel repertorio di prestigiose compagnie internazionali e andato in scena in tutto il mondo: «Sfuggire dal corpo – confessa Goecke - scappare dai propri limiti è quello che cerco di fare con i movimenti veloci del mio vocabolario» Il terzo lavoro ...Di amore e di altro..., sulle musiche di J. S. Bach, è del coreografo Edmondo Tucci, già primo ballerino del Teatro di San Carlo, il cui stile virtuoso e dall'alto valore tecnico propone una danza dalle linee eleganti e dal forte impatto emotivo.




dal 15 al 17 ottobre

DIVINAE

pièce di versi in danza

Piccolo Bellini

coreografie Roberta De Rosa
Interpreti Roberta De Rosa, Martina Fasano, Nello Giglio, Katia Marocco, Nicola Picardi
drammaturgia e regia Michele Casella
direzione artistica Annamaria Di Maio
produzione ARB Dance Company

Donna, sei tanto grande e tanto vali,
che chi vuol grazia e a te non ricorre
sua disianza vuol volar senz’ali
(Dante Alighieri, Paradiso XXXIII)

Più volte nella sua produzione poetica, Dante invitaa conoscere le “ali” delle donne: angeli in grado di elevare l’uomo a Dio. Non ci sono però soltanto le donne alate, ma anche quelle le cui ali sono state spezzate. Francesca nell’Inferno, Pia nel Purgatorio, Piccarda, nel Paradiso. Dietro l’omicidio, l’amore negato, la necessità di piegare il volere di una donna al proprio volere, ci sono ali spezzate. Dante si fa paradigma dell’umanità e guida tutti in un percorso verso l’amore fatto di esperienze terribili e visioni meravigliose. Incontreremo Francesca, uccisa dal marito perché amava un altro uomo; Pia, morta per mano del suo amore; Piccarda, sottratta alla scelta monacale per assecondare esigenze politiche familiari. Ma ci saranno anche Matelda, pronta a farci ricordare il bene e dimenticare il male e in fine l'amata Beatrice. Un viaggio al femminile che, attraverso uno studio approfondito dei versi, recitati e declinati in danza stimola la riflessione sulla condizione femminile e sulla discriminazione e parità di genere, obbiettivo significativi dell’Agenda politica 2030.



martedì 30 novembre

FAVOLE SENZA FILI + 1

Piccolo Bellini

liberamente ispirato a Favole al telefono di Gianni Rodari
spettacolo di danza, prosa e danza aerea – adatto anche a ragazzi e bambini
coreografia Marianna Moccia
musiche originali Giuseppe Di Taranto, Alfredo Pumilia e Valerio Middione

Cinque personaggi, ognuno incastrato nella propria storia – che nessuno racconta più -, si incontrano sul palcoscenico. Sono inizialmente involucri stilizzati che si muovono soltanto per necessità: ripercorrono la loro storia in modo sempre identico, senza uno scopo. Senza uno sforzo fantastico è per loro impossibile intraprendere nuove strade e iniziare nuove avventure...hanno bisogno di lettori, hanno bisogno di pubblico, hanno bosgno di qualcuno che creda ancora in loro. Non fanno caso l’uno all’altro, vivono nei gesti assoluti della loro più intima essenza: il tratto di chi li ha scritti, immaginandoli. Ma scrivere e immaginare un personaggio significa restituirlo al mondo, raccontarlo in ogni orecchio, lasciare che gli altri si specchino nella loro storia e che si compia il piccolo miracolo della fantasia. Una favola, più favole fuse insieme che danno vita ad un viaggio immaginifico e fantastico.


dal 3 al 5 dicembre

AESTHETICA ESERCIZIO n. 2

Piccolo Bellini

ideazione e regia Gennaro Cimmino
coreografia Gennaro Cimmino e Gennaro Maione
produzione compagnia Körper

A 7 anni da Aesthetica esercizio n. 1, Gennaro Cimmino presenta al Bellini Aesthetica - esercizio n° 2, la seconda tappa del suo lavoro di indagine tra lo sviluppo della tecnologia della comunicazione di massa e il mutamento della società. «Quando ho iniziato a pensare alla possibilità di mettere in scena uno spettacolo che tenesse conto dell’uso del corpo in questa contemporaneità, - racconta Gennaro Cimmino -- subito ho pensato al suo rapporto con il web, soprattutto con i social network. Salta agli occhi che lo sviluppo della tecnologia nella comunicazione di massa ha cambiato il modo di sentire, di pensare, di incontrarsi e di amarsi». Aesthetica esercizio n. 1 è stato selezionato dal Festival Kilowatt nel 2016 e da allora è andato in scena sui più importanti palcoscenici nazionali. All'estero, è stato invitato a Città Del Messico, a Tanzmesse Dusseldorf e al Fresh Fruits Festival di New York dove Cimmino, è stato insignito del premio come migliore regista.




dal 16 al 19 dicembre

DIPTYCH

Teatro Bellini

concept e regia Gabriela Carrizo and Franck Chartier
interpreti Konan Dayot, Fons Dhossche, Lauren Langlois, Panos Malactos, Alejandro Moya, Fanny Sage, Eliana Stragapede, Wan-Lun Yu
produzione Peeping Tom Coproduction KVS – Koninklijke Vlaamse Schouwburg Brussel, Théâtre National Wallonie-Bruxelles, Festival GREC Barcelona, Opéra de Lille, Tanz Köln con il supporto del governo fiammingo
distribuzione Frans Brood Productions

Dipthyc è una nuova creazione di Peeping Tom nata per il Nederlands Dans Theater e che ha debuttato nel 2020. La performance, oggi danzata da un ensemble di danzatori straordinari scelti dai coreografi, è composta da due pièces: The missing door e The lost room. In Dipthyc i personaggi, persi nel tempo e nello spazio, si allontanano continuamente e si cercano l'un l'altro. Quando hanno intrapreso questo viaggio alla ricerca di un ideale erano pieni di speranza, ma la realtà li ha condotti verso un destino incerto. Cercano di trovare un percorso attraverso i vagabondaggi dei loro pensieri mentre rivivono e rivivono i loro ricordi, o creandone nuove versioni aperte alle distorsioni. Diptych rivela così una malinconica nostalgia per il futuro.


21 dicembre

BOXING VALENTINE

Piccolo Bellini

regia e coregrafia Emma Cianchi
interpreti Valenina Schisa, Antonio Nicastro
scenografia Rosario Imparato
produzione ArtGarage

Boxing Valentine è il nuovo lavoro coreografico di Emma Cianchi liberamente ispirato al film Boxing Helena di Jennifer Chambers Lynch. Con un forte impianto scenografico, il duo di interpreti inscena un amore insano, malato, ossessivo. La componente - femminile inglobata suo malgrado e per sua stessa accettazione del recinto di questo rapporto - riesce ad accettare tutto, anche l’inimmaginabile. La potenza fuorviante dei comportamenti umani incomprensibili riesce a catturare e a proporre una tematica forte, con il semplice e meraviglioso supporto dei corpi danzanti e di illusioni sceniche.



martedì 1 marzo

AGUA/BODY THINGS

spettacolo in due pièces

Piccolo Bellini


Agua
coreografie e regia Salvatore Romania, Laura Odierna
interpreti Salvatore Romania, Claudia Bertuccelli, Francesco Bax
luci Francesco Noè
musiche Philipe Glass
produzione Megakles Ballet

Body Things – Chapter 2 xxy series
coreografia Macia Del Prete
interpreti Giuseppe D'Andrizza, Tonia Laterza
compagnia Collettivo Trasversale

Serata doppia con due spettacoli dai ritmi incalzanti e coinvolgenti: la compagnia siciliana Megakless va in scena con Agua, riflessione sul concetto di resilienza ossia la capacità di un sistema di adattarsi al contesto e definire forme di r-esistenza per superare le criticità. Così per una sorta di analogismo nasce un movimento fluido come l’acqua che penetra la forma e ad essa si adatta investendone lo spazio con tratti ardenti. È un’opera coreografica che spazia nel linguaggio coreutico contemporaneo mantenendo aperto il dialogo con stili; la seconda compagnia è Collettivo Trasversale dell'applauditissima Macia Del Prete che torna al Piccolo Bellini con il sequel della precedente investigazione sulle molteplici variabili del nostro strumento corporeo, questo capitolo 2 è ispirato al racconto “Cinismo" di Sergio Bizzio e all'adattamento cinematografico di Lucia Puenzo. Il lavoro rappresenta un’analisi delle fluttuazioni di genere attraverso un’introspettiva sulla realtà del genere nelle persone intersessuali. Lo spartito coreografico si snocciola attraverso una narrazione fragile e difficile incentrata sulla percezione intima e “diversa” di un soggetto Non Binario mediante le prime esperienze sentimentali e sessuali , tra la confusione che tutto ciò può creare e la pressione psicofisica che essi subisce nel dover operare una scelta sul proprio corpo “ strano”.


5 e 6 marzo

CONFINI DISUMANI

Piccolo Bellini

ispirato al poema epico “solo andata” di Erri De Luca
concept e coreografia Roberta Ferrara
luci Roberto Colabufo
costumi Franco Colamorea
produzione Equilibrio Dinamico

La compagnia Equilibrio Dinamico, di recente riconosciuta dal Ministero della Cultura come centro di Produzione della danza under 35, approda finalmente al Piccolo Bellini con un lavoro della coreografa e fondatrice Roberta Ferrara. Una danza, la sua, dinamica e inarrestabile la cui forza prorompente fa sì che si distingua nel panorama italiano. “Noi siamo il rosso e il nero della terra, un oltremare di sandali sfondati, il polline e la polvere nel vento di stasera. Uno di noi, a nome di tutti, ha detto: “Non vi sbarazzerete di me. Va bene, muoio, ma in tre giorni resuscito e ritorno”. Confini Disumani ispirato al testo ‘Solo Andata’ di E. De Luca è una preghiera fisica, una denuncia, un quadro nudo e svilito della nostra società odierna dove nazione e patria si sgretolano a causa della mancata umanità che il mondo subisce. L’onestà dei corpi e il potente coinvolgimento drammaturgico fanno di ‘Confini Disumani’ un lavoro intenso e toccante che porta lo spettatore a riflettere e a tratti a sentirsi colpevole del mancato valore etico e morale dell’essere umano. Lo spazio dedicato all'hip-hop aumenta e questa volta gli appuntamewnti sono 4. Due compagnie dirette da artisti del calibro di Fritz Zamy, coreografo e danzatore haitiano padre dell'house dance italiana, e Gianni Eligiano aka Wers, storico bboy e writer della celebre crew Treeboo Dancers, entrambi vincitori di numerosi riconoscimenti internazionali.


dal 5 all’8 maggio

HANDS WILL NOT TOUCH YOUR PRECIOUS ME

Teatro Bellini

coreografia e regia Wim Vandekeybus
interpreti Olivier de Sagazan, Lieve Meeussen, Wim Vandekeybus, Maria Kolegova, Mufutau Yusuf, Borna Babić, Maureen Bator, Davide Belotti, Pieter Desmet, Anna Karenina Lambrechts
creazione artistrica con l'argilla Olivier de Sagazan
musiche di Charo Calvo
drammaturgia Erwin Jans
luci Wim Vandekeybus e Thomas Glorieux
produzione Ultima Vez
coproduzione KVS Brussel, Teatro Comunale di Ferrara
con il supporto di Tax Shelter measure of the Belgian Federal Government, Casa Kafka Pictures Tax Shelter empowered by Belfius

Con questo nuovo e sconvolgente spettacolo Wim Vandekeybus crea un racconto mitico di confronto e trasformazione, luce e oscurità, morte e rinascita. Per questo collabora con il compositore Charo Calvo, otto danzatori e – per la prima volta – con il performer e artista visivo Olivier de Sagazan uno dei protagonisti assoluti della Biennale di Venezia 2021. Insieme, Vandekeybus e Sagazan, creano un mondo in cui i corpi si bilanciano come sculture viventi e carnali tra l'utopico e il raccapricciante, il potente e il fragile.

Il titolo poetico e misterioso è un verso tratto da un inno della sacerdotessa sumera Enheduanna alla dea Inanna. Di tutti i miti che circondano la dea Inanna, la sua spettacolare discesa negli inferi è la più intrigante. Innana è l'incarnazione divina dei paradossi dell'esistenza umana e le sue azioni sono un riflesso delle tensioni e delle contraddizioni che ogni persona è costretta ad affrontare nella vita. Sia le produzioni di Wim Vandekeybus che le performance di Olivier de Sagazan lavorano al confine tra ciò che significa essere "corporeo" ed essere "umano". Vandekeybus ha sviluppato il suo linguaggio del movimento basato su reazioni impulsive di fronte a situazioni di pericolo. Al centro del lavoro di de Sagazan c'è la trasfigurazione del corpo e del viso con argilla e pittura in un pezzo di carne anonimo. L'esplorazione dei limiti umani di Vandekeybus e de Sagazan trova un'eco musicale nella trama della musica elettroacustica di Charo Calvo.



19 e 20 maggio

WATER

Piccolo Bellini

coreografie Gianni Wers
compagnia Soulscapes Dance Collective
danzatori Iacopo Franceschini, Alessandra Ruggeri, Marta Paoli, Domenico Tucci, Melissa Falaschi, Simona Grilli, Domenico Tucci
Musiche Loscil
content creator Massimo Hu
genere Hip-Hop, House

Water è l’esperienza emotiva di sei ballerini di hip-hop e house che, attraverso il linguaggio diretto ed esaltante del coreografo e ballerino Gianni Wers, portano in scena il flusso delle umane emozioni, sensazioni e pensieri visionari in una connessione viscerale tra psiche, movimento e suono. Uno spettacolo travolgente che svela gli angoli più remoti della personalità e che mette a nudo l'essere umano attraversando ogni fase esistenziale tra contrasti, rifiuti e accettazione per ritrovare il fluire naturale del proprio percorso. Water è l’intimo rapporto, la correlazione tra l’elemento acqua e la condizione umana: il dolce fluire, l'improvviso arrestarsi di fronte agli ostacoli e la capacità di aggirarli.



21 e 22 maggio

L'EGO

Piccolo Bellini

coreografie Fritz Zamy
compagnia Training Experience Dance Company
genere Hip-Hop, House

L’ego è l'ultima creazione di hip hop firmata dal danzatore e coreografo haitiano icona dell'house Fritz Zamy che suggerisce una riflessione contemporanea sul nostro ego, inteso come la maschera che ognuno di noi indistintamente porta sul viso. Ci nascondiamo, ci camuffiamo per relazionarci con la realtà e con gli altri e finiamo per non riconoscerci più. Una maschera in grado di dare un senso illusorio di identità. Dj set live.


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