Giselle, il nuovo balletto di Eleonora Abbagnato debutta al Teatro Lirico di Cagliari
Una produzione Daniele Cipriani Entertainment
UNA GISELLE FUORI DI TESTA,
MA DIVERSA… DALLE ALTRE
Il nuovo balletto di Eleonora Abbagnato
debutta al Teatro Lirico di Cagliari
Inaugura “Autunno in musica 2021” del Teatro Lirico di Cagliari, in prima assoluta il 21 settembre 2021 (ore 20.30), la nuova Giselle, balletto con la coreografia di Eleonora Abbagnato, allestimento Fondazione Teatro dell’Opera di Roma /Daniele Cipriani Entertainment. Seguono sei recite in diversi orari (tutti i giorni fino al 26/09, con doppia recita il giorno 24).
Nel ruolo della ragazza che impazzisce per amore e diventa una creatura dell’aldilà, si alterneranno due stelle del balletto: la georgiana Maia Makhateli e l’argentina Ana Sophia Scheller; Albrecht sarà il brasiliano Flavio Salamanka in alternanza con Michele Satriano (questi è stato nominato primo ballerino del Teatro dell’Opera ieri, 17 settembre, in palcoscenico dopo una recita del balletto Notre-Dame de Paris). Il ruolo di Myrtha verrà interpretato nel primo cast, da Mariana Suriano, nel secondo dalla giapponese Madoka Sasaki, mentre il celebre Passo a due dei contadini sarà danzato dalla coppia Rebecca Storani e Simone Agrò. Hilarion è Federico D’Ortenzi, oggi membro del Philadelphia Ballet. Solisti e corpo di ballo si trasformeranno in vendemmiatori, cacciatori, nobili e, soprattutto, in leggiadre ma crudeli Villi, fantasmi delle ragazze ingannate dai loro innamorati e morte prima delle nozze.
Esegue la partitura di Adolphe Adam l’Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari; sul podio David Garforth.
Per la sua prima coreografia di un balletto di repertorio, Eleonora Abbagnato (attualmente Direttore del Ballo del Teatro dell’Opera di Roma) ha scelto nientemeno che uno dei capisaldo del catalogo classico. Nella versione Abbagnato, l’azione segue fedelmente il soggetto di Théophile Gautier e Vernoy de Saint-Georges. La stessa Abbagnato (già étoile dell’Opéra di Parigi) ci tiene però a sottolineare il perché di questa produzione:
“È una Giselle nel pieno rispetto della tradizione, eppure, come vedrete, diversa dalle altre. Interamente nuova è la scrittura del balletto, la coreo-grafia: ha il sapore romantico del balletto originale, ma con infusa un’energia più moderna, soprattutto nelle scene d’insieme, in sintonia con l’energia dei ballerini di oggi e con la loro tecnica assai più audace rispetto a quella di un corpo di ballo nel 1841, anno in cui il lavoro debuttava a Parigi. Gli spettatori vedranno infatti un corpo di ballo meno statico di quello della coreografia Coralli-Perrot, partecipe anche nei celebri passi a due, sia del primo atto che del secondo: Ci saranno i momenti di pantomima, nonché la celebre scena della pazzia e della morte di Giselle come nel balletto che tutti conosciamo, ma avranno un sentire più moderno e leggibile dallo spettatore.”
Altra particolarità è il risalto che Eleonora Abbagnato dà a due personaggi femminili di riferimento, polarità (in negativo e positivo) l’una dell’altra: nel secondo atto, Myrtha, Regina delle Villi, colei che conferisce la struttura a tutto l’atto bianco (ruolo che è stato uno dei cavalli di battaglia dell’Abbagnato); nel primo atto, invece, la madre di Giselle, Bertha, colei che manda avanti con piglio una numerosa famiglia.
Una Giselle dei contrasti tra la solarità del primo atto e la notturna atmosfera di morte del seconda; a sottolinearli le scene di Andrea Miglio, dipinte e tradizionali ma – tocco moderno – con quinte e soffitti a principale. Di particolare effetto nel secondo atto la gigantesca croce di luce simboleggiante il perdono cristico di Giselle che prevarrà sull’odio di Myrtha e che, rompendo la catena karmica della vendetta, mostrerà la progressione naturale da amore a libertà.
I costumi di Anna Biagiotti sono romantici e, al contempo, raffinatamente stilizzati. Il sapiente disegno luci è di Alessandro Caso.
GISELLE
Musica di Adolphe-Charles Adam
Balletto in due atti
su soggetto Théophile Gautier e Vernoy de Saint-Georges
Coreografia Eleonora Abbagnato
da Jean Coralli - Jules Perrot
Direttore d’Orchestra David Garforth
Scene Andrea Miglio
Costumi Anna Biagiotti
Luci Alessandro Caso
Una produzione Daniele Cipriani Entertainment
Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari
Assistente alla coreografica Jean-Sébastien Coleau
Allestimento Fondazione Teatro dell’Opera di Roma
Daniele Cipriani Entertainment
Assistenti di Produzione/ tour manager Silvia Stoppani Irene Silvestroni
Pianista di compagnia Vinicio Colella
Maitre de Ballet Jean-Sébastien Coleau, Cristina Saso
Laboratorio di scenografia Scenario di Gianluca Amodio
Sartoria Costume ArtLab
Sarte di compagnia Elena De Angelis, Liz Roxana Ccahua Huaman, Stefania Lacche
Parrucco di compagnia Luigi Rizzello
Tecnico di palcoscenico Fondazione Teatro dell’Opera di Roma Stefano Gabrielli
Trasporti Egidio Porcacchia e Daniele Torracca
Personaggi e interpreti
ATTO I°
Giselle
Maia Makhateli
Ana Sophia Scheller
Albrecht
Flavio Salamanka
Michele Satriano
Hilarion
Federico D’Ortenzi
Davide Bastioni 24 pomeriggio
Bertha
Cristina Saso
Wilfried
Diego Mulone
Bathilde
Nadia Khan
Duca
Luca Giaccio
Passo a due dei contadini
Rebecca Storani
Carla Mammo Zagarella 24 pomeriggio
Simone Agrò
Walter Maimone 24 pomeriggio
Amiche di Giselle
Rebecca Storani, Veruska Composto, Carla Mammo Zagarella,
Teresa Strisciulli, Madoka Sasaki, Martina Quintiliani
Contadine
Federica Azzone, Alessandra Bernier, Martina Pasinotti,
Valentina Chiulli, Chiara Ranca, Noemi Luna, Martina Marini, Sofia Masi
Contadini
Davide Bastioni, Walter Maimone o Leonardo Zannella 24 pomeriggio, Alessandro Casà, Federico Coletti, Sebastiano Marino, Davide Mercoledisanto, Vincenzo Mola, Francesco Curatolo
Cacciatori
Luigi La Macchia, Raffaele Salvioni, Leonardo Zannella
Caccia Donne
Alessia Sasso, Anna Del Bel Belluz, Maria Vittoria Frascarelli
ATTO 2°
Giselle
Maia Makhateli
Ana Sophia Scheller
Albrecht
Flavio Salamanka
Michele Satriano
Bertha
Cristina Saso
Hilarion
Federico D’Ortenzi
Davide Bastioni 24 pomeriggio
Myrtha
Marianna Suriano,
Madoka Sasaki 24 pomeriggio
Due Villi
Rebecca Storani, Veruska Composto
Villi
Nadia Khan, Federica Azzone, Teresa Strisciulli, Alessandra Bernier, Valentina Chiulli, Miriana Conte, Maria Vittoria Frascarelli, Noemi Luna, Carla Mammo Zagarella, Martina Marini, Sofia Masi, Martina Pasinotti, Martina Quintiliani, Chiara Ranca, Alessia Sasso, Madoka Sasaki o Anna Del Bel Belluz 24 pomeriggio
Tre contadini
Alessandro Casà, Francesco Curatolo, Vincenzo Mola
Bambini
Gaia Sulis, Pietro Grossi
ELEONORA ABBAGNATO Inizia a studiare danza classica a quattro anni in Italia, poi frequenta la scuola di Marika Besobrasova a Monte Carlo. Scelta da Roland Petit per essere “Aurora bambina” nella sua versione de La bella addormentata nel bosco, continua la formazione al Centro di Danza Rosella Hightower a Cannes (1991) e poi alla Scuola di Danza dell’Opéra di Parigi (1992). È scritturata nel balletto dell’Opéra di Parigi nel 1996. Coryphée nel 1999 e sujet nel 2000, è solista nelle creazioni di Rudolf Nureyev (Don Chisciotte, La bella addormentata nel bosco, Cenerentola, La Bayadère, Raymonda, Lo schiaccianoci), Martha Graham (Temptations of the Moon), Pierre Lacotte (La Sylphide), Roland Petit (Clavigo e Le Jeune Homme et la Mort) e George Balanchine (Emeralds). È promossa première danseuse nel 2001 a soli ventidue anni. Da quel momento amplia notevolmente il suo repertorio interpretando le creazioni dei più grandi maestri della coreografia come Roland Petit, Pina Bausch, William Forsythe, John Neumeier, Jiří Kylián, Jerome Robbins, Maurice Béjart e Angelin Preljocaj. Riceve il Prix Danse Europe (1990), Prix du Cercle Carpeaux per la stagione 1998-99, Premio Positano, Premio del Pubblico conferito dall’AROP nel 2000, Premio Internazionale Gino Tani 2001 e Premio Barocco 2007. Nel 2008 le viene attribuito il riconoscimento di Siciliana dell’anno dal Presidente della Regione Sicilia e vince il Premio Danza&Danza come migliore interprete dell’anno. Dal 2009 al 2011 è consulente artistica del Teatro Petruzzelli di Bari. Affronta anche l’esperienza teatrale, diretta da Maurizio Scaparro, in Polvere di Baghdad dove recita e balla. Questo spettacolo costituisce il momento conclusivo della sezione Teatro della Biennale di Venezia. Nel novembre 2009 la Rizzoli presenta la sua autobiografia. Danza in occasione del Concerto di Capodanno a Vienna, in mondovisione, con i costumi disegnati appositamente per lei da Valentino. A giugno 2010 riceve, con lettera ufficiale dal Presidente Nicolas Sarkozy, il prestigioso riconoscimento di Chevalier dans l’Ordre National du Mérite per i meriti acquisiti all’Opéra di Parigi. Il 27 marzo 2013, dopo aver danzato Carmen di Roland Petit, viene nominata étoile, prima italiana a raggiungere questo traguardo all’Opéra di Parigi. È regolarmente invitata a danzare all’estero. È la protagonista di Love, nuova creazione di Giuliano Peparini che debutta in prima assoluta il 29 luglio nel Parco di Nervi per il Festival Internazionale del Balletto e della Musica Nervi 2020. Ad aprile 2015 viene nominata Direttrice del Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma. Nel 2021 ha dato l’addio alle scene dell’Opéra di Parigi.
MICHELE SATRIANO Nato a Potenza, entra alla Scuola di Ballo dell’Accademia della Scala di Milano a undici anni, nel 2009 al Ballett Zürich diretto da Heinz Spoerli. Dopo un breve periodo con il Tulsa Ballet entra nel Corpo di Ballo del Maggio Fiorentino dove danza ruoli da solista e primo ballerino in La Sylphide (Bournonville), Six Dances (Kylián), I quattro temperamenti (Balanchine) ed è partner di Sylvie Guillem in Steptext (Forsythe). Nel 2013 entra nel Corpo di Ballo dell’Opera di Roma di cui è attualmente ballerino solista. Danza in La bella addormentata nel bosco (Chalmer), Il lago dei cigni (Patrice Bart), Cenerentola (Deane) e Lo schiaccianoci (Amodio). È solista in And So It Is… (Rhoden), Pink Floyd Ballet (Petit), Serenade (Balanchine) e come Espada in Don Chisciotte (Hilaire). Danza i ruoli principali in The River (Ailey), Lo schiaccianoci (Peparini), Raymonda (Nureyev), Il lago dei cigni (Wheeldon; Pech), Parade (Massine), Carmen (Petit; Bubeníček), e Albrecht in Giselle (Ruanne). Danza in Suite en blanc (Lifar), Petite Mort (Kylián), Artifact Suite (Forsythe) e Romeo e Giulietta (Peparini). Danza in Serata Philip Glass (Millepied; Bertaud) e in Serata Jerome Robbins (The Concert, In the Night). Nel 2017 è Johann ne Il pipistrello (Petit) al Costanzi e al Théâtre des Champs-Élysées, il principe Désiré ne La bella addormentata di Jean-Guillaume Bart a La Fenice di Venezia; nel 2020 Birbanto ne Il Corsaro (Martínez), Autunno ne Le quattro stagioni (Peparini). Amodio lo sceglie come Don José nella sua Carmen, come partner di Eleonora Abbagnato. Il suo carisma in questo ruolo gli vale l’invito all’Opéra National de Lyon nel 2017 e la nomina al Premio Benois de la Danse nel 2018.
MAIA MAKHATELI Nata a Tiblisi in Georgia, inizia la sua formazione presso l’Istituto Coreografico di Vakhtang Chabukiani. Nel 2002 si trasferisce negli Stati Uniti e continua a perfezionarsi in Colorado. È finalista e vincitrice di diverse competizioni dove ottiene numerosi riconoscimenti che le valgono una proposta da parte del Colorado Ballet di cui diviene presto principal dancer. Nel 2005 si unisce al Birmingham Royal Ballet. Nel 2006 è invitata a entrate nel Dutch National Ballet di cui diventa principal dancer. Nel 2014 è nominata dal Critics Choice una delle ballerine più acclamate dei Paesi Bassi per la sua interpretazione in Firebird di Alexei Ratmansky e in Tchaikovsky Pas de Deux di George Balanchine. Vince inoltre il Nina Anaiashvili and Gilbert Albert Award (2011) e il Premio Alexandra Radius (2015). Nel 2021 al Circo Massimo, per la stagione estiva del Teatro dell’Opera di Roma, è la protagonista de Il lago dei cigni firmato da Benjamin Pech.
ANA SOFIA SCHELLER Nata a Buenos Aires in Argentina, all'età di 10 anni viene ammessa all' Instituto Superior de Arte del Teatro Colon di Buenos Aires e a 13 anni riceve la borsa di studio per l’eccellenza culturale nella Danza Classica per tre anni consecutivi prima di trasferirsi a New York. Nel 2000, si iscrive come studente a tempo pieno presso la School of American Ballet (SAB), la scuola ufficiale del New York City Ballet dove ottiene il ruolo principale in Ballodella Regina e nel Brahms-Schoenberg Quartet "third movement" (Balanchine) e interpreta Aurora nel Wedding Pas de deux dalla Bella Addormentata (Martins). Nel mese di aprile del 2004 entra a far parte del corpo di ballo del New York City Ballet . Nel dicembre 2006 viene promossa solista e nel maggio 2012 diventa Principal dancer del New York City Ballet. All'età di 18 anni balla con Julio Bocca come principal guest nel suo tour mondiale di addio in Uruguay, Paraguay, Venezuela e Madrid in Spagna.
ANDREA MIGLIO Nato nel 1970, studia all’Accademia di Belle Arti di Roma dove si laurea in Scenografia nel 1993. Si specializza alla Scala di Milano e consegue un master in Teatro (1993-1995). Nel 1997 entra all’Opera di Roma, dove viene nominato direttore tecnico degli allestimenti scenici nel 2019. A partire dal 2000 sono numerose le collaborazioni per diverse produzioni. All’estero firma la scenografia di Aida all’Opera di Hong Kong e al Sejong Center for the Performing Art di Seul nel 2007, Otello al Savonlinna Opera Festival 2008, Dido and Aeneas al Macau Arts Festival 2010, nel 2011 quella di Tosca al Guangzhou Opera House, di Aida alla Taipei Arena a Taiwan e Lucia di Lammermoor al Teatro dell’Opera di Tbilisi in Georgia. Più recenti Salome a Seul (2015), Otello ad Hong Kong (2016), nel 2018 Aleko / Francesca da Rimini al Theater Kiel e Aida in Giappone (Sapporo, Kanagawa, Hyōgo, Ōita). In Italia si ricordano La visita meravigliosa, Le Villi e Il campanello nel 2000 al Teatro di Fermo; Turandot (2009) e Rigoletto (2012) al Marrucino di Chieti. Tra gli spettacoli firmati per l’Opera di Roma Aida (2008), Mefistofele (2010) e i balletti Nuit Blanche (2019), Pandora ed E una sera… Chopin (2021 in live streaming) al Costanzi; Lo scoiattolo in gamba/Il carnevale degli animali (2016) al Teatro Nazionale; Le quattro stagioni, nuova creazione di Peparini per la stagione estiva 2020, al Circo Massimo e poi al Costanzi; i balletti Baroque Suite (Abbagnato-Pech) e Vivaldi Suite (Merola) in streaming da La Nuvola-Roma Convention Center. Oltre alla scenografia è attivo anche come fotografo.
DAVID GARFORTH Studia pianoforte, violino, direzione d’orchestra e composizione al Royal Manchester College, dove riceve vari premi tra cui il Premio Ricordi e la Worshipful Company of Musicians Medal per la direzione d’orchestra. Più tardi, entra al Conservatorio di Parigi, vincendo il Primo Premio al Concorso finale. Dopo essere stato nominato lecteur presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Parigi, continua gli studi musicali con Igor Markevitch. Dirige principalmente il repertorio sinfonico, lirico e di balletti dal 1800 ai nostri giorni. Attualmente ricopre il ruolo di Direttore ospite al Teatro dell’Opera di Roma, dove negli ultimi sei anni dirige Giselle, La Sylphide, La Bayadère, Verdi Danse, Coppélia, La bella addormentata, Serenade, Raymonda e Don Chisciotte. Con l’Orchestra dell’Opera di Roma incide Don Chisciotte e La Sylphide. Per quindici anni è Direttore ospite al Teatro alla Scala, dirigendo la maggior parte del repertorio del balletto e prendendo parte a tour internazionali. Dirige regolarmente a Tokyo compagnie come il Tokyo Ballet, il New National Theatre, il Tokyo and Asami Maki Ballet, la compagnia di balletto del Teatro alla Scala di Milano e il Ballet National de Marseille, Roland Petit. Per dodici anni dirige numerose produzioni all’Opéra di Parigi ed è Consulente Musicale e Direttore presso Les Ballets de Monte-Carlo. Pur essendo principalmente un Direttore del repertorio della danza classica, Garforth collabora con i più grandi coreografi e ballerini contemporanei, soprattutto alla Basel Opera. Vanta numerose incisioni – tra cui La Sylphide con la Royal Danish Orchestra e il repertorio sinfonico con la English Chamber Orchestra – e una serie di programmi televisivi per la BBC. Le registrazioni più recenti realizzate a Parigi includono, tra le altre, il repertorio di Ravel, Rimsky-Korsakov, Borodin, Gershwin e una registrazione integrale di Romeo e Giulietta di Prokof’ev con l’Orchestre Philharmonique de Monte-Carlo. Fra le sue registrazioni storiche si ricorda in particolare Notre-Dame de Paris di Roland Petit, con il Balletto e l’Orchestra dell’Opéra di Parigi. È il primo Direttore a essere insignito del Premio italiano Danza&Danza per le sue attività nell’ambito della danza.
FLAVIO SALAMANKA Dopo i primi anni di formazione presso l'Academia Salamanka, l'Academia Karla Ferreira a Vitoria e lo Studio di Danza a Recife, il ballerino brasiliano Flavio Salamanka ha vinto la medaglia d'oro al Seminário Internacional de Dança de Brasília nel 2002. Sempre nel 2002 la Dance Foundation Birgit Keil gli ha conferito il Grand Prix permettendogli di frequentare l'Akademie des Tanzes Mannheim. Dal 2003/2004 balla al Baden State Theatre, nel 2005 gli viene conferito il Deutscher Tanzpreis "Zukunft" (Premio tedesco di danza "Future"). Nel 2006 diventa Primo Solista al Balletto di Stato di Karlsruhe e nel 2011 vince il premio Goldener Fächer (Ventaglio d'oro) della Kunst- und Theatergemeinde (Associazione artistica e teatrale) Karlsruhe. Come ospite ha ballato in Germania, Brasile, Cina, Giappone, Corea, Tailandia, Repubblica Ceca, Grecia, Italia, Corsica, Slovenia, Spagna, Svizzera e Ucraina, nonché al Festival di Salisburgo in Austria. Il suo repertorio comprende tutti i ruoli principali del repertorio classico e moderno; ha ballato brani di Frederick Ashton, George Balanchine, John Cranko, William Forsythe, Sir Kenneth MacMillan, Peter Schaufuss, Jaroslav Slavick., Jorma Uotinen, Youri Vámos, Hans van Manen, Uwe Scholz, Youri Vámos, Christopher Wheeldon, Richard Wherlock, Sir Peter Wright e Renato Zanella. Numerosi coreografi, come Ray Barra, Davide Bombana, Peter Breuer, Jiří Bubeníček, Ralf Jaroschinsky, Jörg Mannes, Tim Plegge, Heinz Spoerli e Philip Taylor hanno creato ruoli per lui. Reginaldo Oliveira ha creato per Flavio Salamanka il ruolo del compagno dei convocati in "Medea - Der Fall M." così come il ruolo di Kitty nel balletto a figura intera "Anne Frank". Per il Gala 2012 della Birgit Keil Dance Foundation, Oliveira ha creato sempre per lui l'assolo "Across the border". Nel 2010 e nel 2012 Flavio Salamanka debutta come coreografo "Nur wer die Sehnsucht kennt" ("Solo chi sa bramare"), "Das Haus der sieben Frauen" ("La casa delle sette donne") e "Super-stition" per la serata "Choreographen stellen sich vor" ("I coreografi si presentano") e "Burn it Blue" presso la Società Noverre di Stoccarda. Inoltre ha curato la coreografia la "Danza delle ore" per la produzione operistica "La Gioconda" al Baden State Theater Karlsruhe. Nel 2013, Flavio Salamanka è stato insignito del titolo di "Kammertänzer" al Balletto di Stato di Karlsruhe. Nel 2018 lascia Karlsruhe per entrare a far parte della compagnia di balletto del Teatro di Stato di Salisburgo.
ANNA BIAGIOTTI Studia scenografia all’Accademia di Brera. Alla Scala è assistente ai costumi per produzioni di Strehler, Damiani, Ronconi, Zeffirelli; al Grand Théâtre de Genève collabora con Jerome Savary e Jean Marie Simon. Lavora poi al Piccolo di Milano, Regio di Parma, La Monnaie, Oper Köln, English National Ballet, MET New York, New National Theatre Tokyo, Japan Opera Foundation, Gran Teatro di Shanghai. All’Opera di Roma dal 1989, dal ’94 vi dirige i laboratori di sartoria e firma i costumi di Gilgamesh (Battiato), Tosca (Zeffirelli), Il barbiere di Siviglia, Così fan tutte e Sakuntala (Gelmetti), Il pipistrello (Crivelli), Tannäuser, Mefistofele e Manon (Grinda), La bohème (Gandini), Tosca del ’900 (Talevi), Attila, Nabucco, Aida, Lo scoiattolo in gamba, Serata Picasso/Massine (anche a Pompei), Pérséphone, Michelangelo, Cleopatra, Petruška, Il carnevale degli animali, Carmen (Bubeníček), Le quattro stagioni (Peparini), dei film-opera Il barbiere di Siviglia e La traviata diretti da Gatti per la regia di Martone e trasmessi dalla Rai, dei balletti in streaming Vivaldi Suite (Merola) da La Nuvola, Pandora (Valastro) ed E una sera… Chopin (Mancini) dal Costanzi, e i costumi di Rosa Feola ed Eleonora Abbagnato per “Il suono della bellezza”, concerto diretto da Daniele Gatti e trasmesso su RaiUno. Riceve La Chioma di Berenice 2009 per Tosca di Zeffirelli, il Premio Bucchi migliore costumista di Balletto 2010. All’Arena di Verona firma Il sogno veneto di Shakespeare, Trittico ’900, La Cenerentola, Nel cuore del ’900, Il corsaro, Boutique Fantasque e Blue Moon. Al Verdi di Trieste Il pipistrello, La bohème e Tosca; al Lirico Sperimentale Il barbiere di Siviglia e La Cenerentola. In Giappone La traviata, Aida, La bohème, Le nozze di Figaro, Così fan tutte, Otello, a Seul Aida, a Macao Dido and Aeneas. Del 2011 i costumi per un episodio di To Rome with love di Woody Allen.
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