Torna in scena alla Scala lo sfarzoso allestimento di Rudolf Nureyev
LA BELLA ADDORMENTATA
NEL BOSCO
Il balletto più sontuoso e sognante, quasi il “balletto per eccellenza”: della coreografia originale di Petipa Nureyev seppe mantenere la straordinaria purezza, così come l’aveva appresa al Kirov, ma con un respiro teatrale e drammatico nuovo, una motivazione interiore e notevoli variazioni, una coreografia articolata e composita tale da rivelare tutte le sfumature psicologiche dei personaggi.
Proprio alla Scala Nureyev affidò, nel 1966, il debutto della “sua” Bella, e a dodici anni dalle precedenti rappresentazioni torna in scena nello sfarzoso allestimento del premio Oscar Franca Squarciapino creato per la Scala nel 1993.
A dirigere la straordinaria partitura di Čajkovskij sarà Felix Korobov.
In scena il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala diretto dal Maestro Frédéric Olivieri.
Stagione di Balletto 2018 - 2019
26, 27, 29 giugno; 2, 3, 5, 9 luglio 2019
Pëtr Il’ič Čajkovskij
La Bella addormentata nel bosco
Balletto in un prologo e tre atti dalla fiaba “La Belle au bois dormant”
di Charles Perrault
Libretto di M. Petipa e I.A. Vsevoložskij
Coreografia e regia
Rudolf Nureyev
Ripresa da Florence Clerc
Scene e costumi
Franca Squarciapino
Polina Semionova
(26, 29 giugno)
Svetlana Zakharova
(5, 9 luglio)
Direttore
Felix Korobov
Corpo di Ballo e Orchestra del Teatro alla Scala
Produzione Teatro alla Scala
Prologo
Al di là dei cancelli, si apre la reggia di re Florestano XXIV. Il salone dei ricevimenti è pronto per la cerimonia della presentazione alla corte della principessa Aurora. Scende dalla scalea il corteo reale: i cortigiani, il re, la regina, e finalmente la neonata recata in braccio dalle bambinaie. Catalabutte, maestro delle cerimonie, dà inizio ai festeggiamenti. Entrano le sette Fate, accompagnate dai loro cavalieri, a portare ciascuna un dono e una benedizione. Ma, all’improvviso, appare la perfida maga Carabosse con i suoi accoliti e, indignata per non essere stata invitata alla festa, lancia sulla neonata una maledizione: a sedici anni – proprio come nella visione che ella evoca – la principessa morirà dopo essersi punta un dito. Ma ecco la buona Fata dei Lillà a rassicurare i genitori disperati: Aurora non morirà, ma cadrà in un sonno profondo da cui la sveglierà un bacio d’amore.
Atto primo
Davanti ai cancelli del giardino reale, tre donne lavorano ai ferri. Il maestro delle cerimonie le scopre, tra la costernazione degli astanti: ogni tipo di ferro o di fuso è stato bandito dal paese per paura dell’avverarsi della maledizione. Arrivano i reali che preferiscono adottare la massima clemenza: oggi è il sedicesimo compleanno della principessa Aurora. Hanno inizio le danze. Aurora giunge con le amiche e danza l’Adagio della Rosa con i quattro prìncipi che aspirano alla sua mano. Carabosse, travestita da vecchia, si avvicina ad Aurora e fa sì che ella, senza accorgersene, si punga con un ago nascosto nel mazzo di fiori che le offre. La maga, trionfante, scompare. Aurora cade nel suo sonno profondo ed è trasportata tristemente nelle sue stanze dai cortigiani. In breve, l’intera corte si addormenta. Ritorna la Fata dei Lillà, che magicamente fa avvolgere l’intero castello da una fitta foresta.
Atto secondo
Cento anni dopo, giungono in una radura del bosco tre carrozze. Ne escono i cortigiani del principe Désiré e iniziano i loro giochi e le loro danze. Compare il principe, che si unisce ai loro passatempi e organizza una “mosca cieca”. Chiede poi di restare solo. È malinconico e inquieto, finché non gli si fa incontro la Fata dei lillà, che gli racconta la storia di Aurora e ne suscita la visione in mezzo a un gruppo di silfidi. Il principe se ne invaghisce ed è condotto dalla Fata dei Lillà verso il castello della Bella addormentata. Qui sta Carabosse che svolge il suo filo di perfidia. Quando arriva la Fata dei Lillà, il filo si spezza e Carabosse è trascinata via svenuta. Désiré avanza incredulo nella corte addormentata. Accostatosi al letto di Aurora, contempla rapito la fanciulla e la bacia. Subito Aurora si ridesta, e con lei l’intera corte. La principessa conduce Désiré dai genitori, che benedicono la giovane coppia.
Atto terzo
Nel salone da ballo si svolge la festa per le nozze di Aurora e Désiré. Il re, la regina e i cortigiani danzano una sarabanda. Quindi arrivano i doni e alcuni personaggi delle favole di Perrault: Diamanti, Oro, Argento, Zaffiro, il Gatto con gli stivali e la Gatta Bianca, l’Uccello Azzurro e Fiorina. Chiudono le danze i due sposi promessi, i quali poi si avviano verso la cerimonia e la felicità.
Date
Mercoledì 26 giugno 2019 - ore 20 - Prima rappresentazione – Turno Prime Balletto
Giovedì 27 giugno 2019 - ore 20 - Turno H – Balletto Under30
Sabato 29 giugno 2019 - ore 20 - Fuori abbonamento
Martedì 2 luglio 2019 - ore 20 – Fuori abbonamento
Mercoledì 3 luglio 2019 - ore 20 - ScalAperta
Venerdì 5 luglio 2019 - ore 20 - Turno P
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