“Petruška” di Stravinskij, coreografia di Virgilio Sieni al Comunale di Bologna
TCBO: una nuova produzione di
“Petruška” di Stravinskij
con la coreografia di Virgilio Sieni
apre la Stagione di Danza 2018
al Teatro Comunale di Bologna
Dopo il successo del 2015 con Le sacre du printemps (“La sagra della primavera”) di Igor Stravinskij, per l'inaugurazione della Stagione di Danza 2018 il Teatro Comunale di Bologna affida alla Compagnia Virgilio Sieni un altro celebre balletto del grande compositore russo: Petruška.
La nuova produzione del Comunale – in scena dal 15 al 21 febbraio in prima assoluta – è firmata da Virgilio Sieni, uno dei maggiori coreografi italiani, direttore del Centro Nazionale di produzione sui linguaggi del corpo e della danza di Firenze, per quattro anni direttore artistico della Biennale Danza di Venezia.
I costumi sono di Elena Bianchini e le luci di Mattia Bagnoli. Sul podio dell'Orchestra del Comunale è impegnato Fabrizio Ventura.
La nuova produzione del Comunale – in scena dal 15 al 21 febbraio in prima assoluta – è firmata da Virgilio Sieni, uno dei maggiori coreografi italiani, direttore del Centro Nazionale di produzione sui linguaggi del corpo e della danza di Firenze, per quattro anni direttore artistico della Biennale Danza di Venezia.
I costumi sono di Elena Bianchini e le luci di Mattia Bagnoli. Sul podio dell'Orchestra del Comunale è impegnato Fabrizio Ventura.
Nel suo nuovo lavoro Sieni rilegge il capolavoro di Stravinskij ispirato alla marionetta del teatro popolare russo Petruška – “l'eterno infelice eroe di tutte le fiere, di tutti i paesi” secondo lo stesso Stravinskij – ambientato a San Pietroburgo nel 1830 durante il Carnevale, messo in scena per la prima volta nel 1911 al Théâtre du Châtelet dai Ballets Russes.
Per costruire il suo spettacolo, Sieni parte dal mito di Petruška e dalla relazione tra marionetta e tragedia.
Si discosta però dalla visione canonica con i tre personaggi – Petruška, la ballerina e il moro – più il Ciarlatano, perché Petruška ha più anime che prendono vita sul palco e gli interpreti subiscono una sorta di "moltiplicazione" sulla scena: «Petruška è una marionetta e allo stesso tempo non lo è; è umano ma straordinariamente disumano – dice il coreografo – Non convive nei due mondi: li attraversa, con la gravità dei sentimenti e la leggerezza del passaggio. Petruška, come Pulcinella, non recita, arriva all’improvviso e appare come una forza che sposta la questione sul piano del respiro dell’intera umanità, che avvolge gli altri corpi in un tutt’uno. Non porta un semplice scatenamento, ma una danza condivisa, che permette di cadere nell’esperienza dell’umano attraverso la “magia” del corpo messo in opera. Petruška – conclude Sieni – appare in ogni interprete, sembra farsi ombra dell’ombra, si moltiplica nella festa e nelle danze. E accanto a lui la scena è come un volume appena accennato, impalpabile». Sieni ambienta infatti il balletto in una dimensione “sospesa” e “leggera”, dove interno ed esterno si confondono e sono separati solo da un velo trasparente. Petruška diventa una metafora dell'origine dell'uomo e annuncia il fatto che siamo solo di passaggio.
Per costruire il suo spettacolo, Sieni parte dal mito di Petruška e dalla relazione tra marionetta e tragedia.
Si discosta però dalla visione canonica con i tre personaggi – Petruška, la ballerina e il moro – più il Ciarlatano, perché Petruška ha più anime che prendono vita sul palco e gli interpreti subiscono una sorta di "moltiplicazione" sulla scena: «Petruška è una marionetta e allo stesso tempo non lo è; è umano ma straordinariamente disumano – dice il coreografo – Non convive nei due mondi: li attraversa, con la gravità dei sentimenti e la leggerezza del passaggio. Petruška, come Pulcinella, non recita, arriva all’improvviso e appare come una forza che sposta la questione sul piano del respiro dell’intera umanità, che avvolge gli altri corpi in un tutt’uno. Non porta un semplice scatenamento, ma una danza condivisa, che permette di cadere nell’esperienza dell’umano attraverso la “magia” del corpo messo in opera. Petruška – conclude Sieni – appare in ogni interprete, sembra farsi ombra dell’ombra, si moltiplica nella festa e nelle danze. E accanto a lui la scena è come un volume appena accennato, impalpabile». Sieni ambienta infatti il balletto in una dimensione “sospesa” e “leggera”, dove interno ed esterno si confondono e sono separati solo da un velo trasparente. Petruška diventa una metafora dell'origine dell'uomo e annuncia il fatto che siamo solo di passaggio.
Il balletto Petruška è anticipato e introdotto dal brano Chukrum per orchestra d'archi, composto da Giacinto Scelsi nel 1963 con l'ambizione di porre al centro del linguaggio musicale il suono, considerato come elemento singolo.
«Chukrum propone quattro quadri che introducono un altro punto di vista del fantoccio Petruška e delle sue vicende “umane”: uno sguardo sulla natura dell’uomo, dove il lato oscuro è l’essenza del corpo nel suo mostrarsi orfano di orpelli. Tutto il brano allude alla nascita, al bagliore che genera l’uomo, al gesto che lo determina. Sembra che ogni cosa avvenga per via della luce, di aloni ed energie chiamate a formare una materia che rimane indeterminata, accennando soltanto al materializzarsi del corpo».
Anche Chukrum, come Petruška, è un lavoro dalle tinte “sfumate”, dove i corpi appaiono dal nulla e sembrano quasi “indefiniti”.
«Chukrum propone quattro quadri che introducono un altro punto di vista del fantoccio Petruška e delle sue vicende “umane”: uno sguardo sulla natura dell’uomo, dove il lato oscuro è l’essenza del corpo nel suo mostrarsi orfano di orpelli. Tutto il brano allude alla nascita, al bagliore che genera l’uomo, al gesto che lo determina. Sembra che ogni cosa avvenga per via della luce, di aloni ed energie chiamate a formare una materia che rimane indeterminata, accennando soltanto al materializzarsi del corpo».
Anche Chukrum, come Petruška, è un lavoro dalle tinte “sfumate”, dove i corpi appaiono dal nulla e sembrano quasi “indefiniti”.
Lo spettacolo verrà presentato al pubblico venerdì 9 febbraio alle ore 18.00 nel Foyer Respighi del Teatro Comunale per il ciclo “Dialoghi intorno all'Opera”.
Insieme al coreografo Virgilio Sieni saranno presenti il giornalista Paolo Mieli e Lorenzo Balbi, direttore artistico del MAMbo, museo che attualmente ospita la mostra “Revolutija” dedicata all'arte delle avanguardie russe, allestita in occasione dei cent'anni dalla Rivoluzione d'ottobre.
Il celebre balletto Petruška darà lo spunto per raccontare l'evoluzione del rapporto tra la cultura russa e quella europea dal Novecento ad oggi.
Insieme al coreografo Virgilio Sieni saranno presenti il giornalista Paolo Mieli e Lorenzo Balbi, direttore artistico del MAMbo, museo che attualmente ospita la mostra “Revolutija” dedicata all'arte delle avanguardie russe, allestita in occasione dei cent'anni dalla Rivoluzione d'ottobre.
Il celebre balletto Petruška darà lo spunto per raccontare l'evoluzione del rapporto tra la cultura russa e quella europea dal Novecento ad oggi.
Infine, nei mesi di febbraio e marzo, il Teatro Comunale di Bologna, in collaborazione con ERT – Emilia Romagna Teatro Fondazione e con Virgilio Sieni – Centro nazionale di produzione sui linguaggi del corpo e della danza, ospiterà il progetto di formazione “Il mondo salvato dai Pulcinella”, ideato da Sieni, che intende promuovere la partecipazione attiva dei cittadini di tutte le età e provenienze e del pubblico della danza per la costruzione di una Comunità del gesto.
Il progetto si articola in una serie di laboratori sul movimento e si sviluppa attraverso creazioni coreografiche in cui il professionista e il cittadino condividono le pratiche del linguaggio del corpo. Il percorso di creazione culminerà in uno spettacolo aperto al pubblico sabato 31 marzo presso il Salone del Podestà di Palazzo Re Enzo a Bologna.
Il progetto si articola in una serie di laboratori sul movimento e si sviluppa attraverso creazioni coreografiche in cui il professionista e il cittadino condividono le pratiche del linguaggio del corpo. Il percorso di creazione culminerà in uno spettacolo aperto al pubblico sabato 31 marzo presso il Salone del Podestà di Palazzo Re Enzo a Bologna.
I biglietti per il balletto Petruška (da 100 a 10 euro) sono in vendita online
sul sito www.tcbo.it e presso la biglietteria del Comunale.
Eventuali biglietti invenduti saranno disponibili al 50% del costo il giorno stesso dello spettacolo.
Petruška
Fabrizio Ventura direttore
Virgilio Sieni coreografia e spazio
Elena Bianchini costumi
Mattia Bagnoli luci
COMPAGNIA VIRGILIO SIENI*
Interpreti
Jari Boldrini
Ramona Caia
Claudia Caldarano
Maurizio Giunti
Giulia Mureddu
Andrea Palumbo
*La Compagnia è sostenuta da Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo,
Regione Toscana, Comune di Firenze
Orchestra del Teatro Comunale di Bologna
Nuova produzione del Teatro Comunale di Bologna
Date
Giovedì 15 febbraio 2018, Turno Prima, ore 20.00
Venerdì 16 febbraio 2018, Turno A, ore 20.00
Sabato 17 febbraio 2018, Turno P, ore 18.00
Domenica 18 febbraio 2018, Turno D, ore 15.30
Martedì 20 febbraio 2018, Turno B, ore 20.00
Mercoledì 21 febbraio 2018, Turno C, ore 18.00
Foto di Carla Monni (Skill&Music)
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