Ad "Acqui in palcoscenico" la partitura gestuale nella coreografia di Francesca La Cava
BEinSIDE - ACQUI in PALCOSCENICO 2021
XXXVIII Festival Internazionale di Danza
Danza, musica e parola nelle terre del Monferrato
Domenica 18 luglio 2021
ACQUI TERME / PALAZZO DEI CONGRESSI
h 21.30
GRUPPO E-MOTION
WITHOUT COLOR
Regia e coreografia: Francesca La Cava
Aiuto alla drammaturgia: Anouscka Brodacz
Assistente alla coreografia: Stefania Bucci
Interpreti e collaborazione artistica:
Timothé Ballo, Sellou Blagone, Stefania Bucci,
Francesca La Cava e Antonio Taurino
Francesca La Cava e Antonio Taurino
Musica originale: Flavio Pescosolido
Scene e costumi: Elisabetta Falqui
Disegno luci: Michele Innocenzi
Produzione: GRUPPO e-MOTION con il contributo del MIC,
della Regione Abruzzo, del Comune dell’Aquila ed Operazione RESTART
Residenza: Torretta del Teatro Si e Boi in collaborazione con il Comune di Selargius (CA)
WITHOUT COLOR è interpretato da quattro danzatori
che si confrontano e si scoprono ironizzando sulle loro differenze.
Corpi totalmente diversi che giocano.
che si confrontano e si scoprono ironizzando sulle loro differenze.
Corpi totalmente diversi che giocano.
La creazione si sviluppa alternando momenti di profonda drammaticità a momenti di ironia, andando a toccare alcuni luoghi comuni e stereotipi del pensiero occidentale riguardo la diversità dei corpi.
La grande fisicità dei danzatori viene esaltata dalle partiture di gesti della coreografia. Ogni danzatore racconta qualcosa della sua vita.
La partitura gestuale degli interpreti non è mai banale così pure ogni minimo suono e oggetto diventa significante per lo spettatore.
La creazione si muove alla ricerca di espressioni vitali, di movimenti naturali, di dialoghi gestuali che stendono la storia nella quale gli interpreti si lasciano costruire addosso e costruiscono una serie di situazioni che giocano tra il reale, il grottesco e il trascendentale, riscoprendo gli spazi nascosti della mente.
La musica originale parte da suoni tradizionali per evolversi in una chiave totalmente elettronica.
L’idea era quella di scrivere una “non musica”. Qualcosa che non potesse essere descritta. Qualcosa che avesse a che fare sia con la Vita che con il concetto stesso di vita e nascita.
Una musica che lo stesso compositore avrebbe avuto difficoltà a catalogare. Per cui il respiro. La nascita e l’atto stesso della vita, la contrazione del respiro. Il suono è quello.
La musica nasce da quello, in un tempo in sette. Inesorabile e mai alterato.
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