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Visualizzazione dei post da maggio, 2024

All’Opéra National de Lorraine il dittico firmato da Maud le Pladec e Ayelen Parolin

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In scena da giovedì 23 maggio a domenica 26 maggio all’ Opéra National de Lorraine (storico teatro situato a Nancy) l’ultimo programma della corrente stagione. Si potrà riscoprire l’incredibile “Static Shot” di Maud Le Pladec , un pezzo al crocevia tra danza contemporanea, musica elettronica, cinema e moda. Incoraggiati dal successo delle sue numerose esibizioni in tournée, i ballerini trasportano il pubblico con forza ed entusiasmo nell’estasi permanente di questo pezzo dove il movimento non si ferma mai. L’occasione per (ri)scoprire l’universo artistico di Maud Le Pladec , futura direttrice del CCN – Ballet de Lorraine . A seguire “Malón” , la nuova creazione della compagnia attorno all’universo insolito di Ayelen Parolin . Il termine “malón” si riferisce ad un folto gruppo di persone che causano disordine. Il coreografo argentino immagina in questa sua creazione una folla di interpreti spinti dal desiderio di divertirsi, di stare insieme in un’ondata di solidarietà, generosità

In scena al Teatro alla Scala gli allievi della Scuola di Ballo diretta da Frédéric Olivieri

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Sabato 18 maggio 2024 , alle 20, il palcoscenico del   Teatro alla Scala  accoglie come ogni anno i giovani talenti della sua   Accademia  per lo spettacolo che vede protagonisti gli allievi della   Scuola di Ballo   e dell’ Orchestra . Sul podio   David Coleman . Il direttore della  Scuola di Ballo, Frédéric Olivieri , ha scelto coreografie molto impegnative che spaziano dall’astrazione di un maestro del neoclassicismo come  Balanchine  a un passo a due di  Demis Volpi , prossimo direttore del prestigioso  Hamburg Ballet  guidato per oltre cinquant’anni da  John Neumeier , passando attraverso il graffio contemporaneo di un artista come  William Forsythe  e la narratività struggente di un grande autore italiano quale è stato  Mario Pistoni . Musicisti solisti  Francesco De Angelis  e  Takahiro Yoshikawa . Il programma si apre con la classica  Presentazione  concepita dal  Maestro Olivieri  sui frizzanti  Etudes  di  Carl Czerny . Un’apertura che torna ogni anno negli spettacoli dell’Ac

L'esilarante tradizione dei Legnanesi conquista nuovamente Lodi

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Per Lodi l’arrivo dei Legnanesi è una tradizione ben consolidata nel tempo, irrinunciabile nell’omaggiare le case di ringhiera e i sopravvissuti cortili lombardi, portando in scena gli usi e i costumi locali alla ricerca di un linguaggio in cui i lombardi si identificano al meglio. Dopo il tutto esaurito al Teatro della Luna di Assago (Milano) e nelle numerose date della tournée invernale, è partita quella estiva con lo spettacolo “Guai a chi ruba” che grazie all’ospitalità di “Altamarea Produzioni” (l’agenzia di spettacolo e di organizzazione di eventi, divenuta un punto di riferimento per chi lavora nel mondo dello show) fondata da Alberto Ferrari , ha regalato al numeroso pubblico l’ennesimo successo dei Legnanesi per un evento sempre molto atteso nel capoluogo lodigiano. Sul palcoscenico dell’ Auditorium BPL per due rappresentazioni, le scene, i costumi, i colori, gli abiti della Mabilia e le spassose battute hanno strappato molteplici applausi a scena aperta e tanto buonumor