Cinque grandi titoli per la Stagione di Danza dello storico Teatro Comunale di Bologna
Il Teatro Comunale di Bologna fu costruito da Antonio Galli da Bibbiena nel luogo in cui, un tempo, sorgeva Palazzo Bentivoglio, distrutto nel 1507. Una parte dei resti formano gli attuali Giardini del Guasto, compresi tra via del Guasto e Largo Respighi, dove invece c'è l'ingresso artisti.
Nel 1745 il precedente Teatro Malvezzi andò perduto a causa di un devastante incendio. La città commissionò ad Antonio Galli Bibiena la costruzione di un nuovo teatro in pietra nello stile barocco. Il 14 maggio 1763 il Teatro Comunale aprì il suo sipario con Il trionfo di Clelia di Christoph Willibald Gluck. Da quel tempo il Comunale è divenuto celebre in tutto il mondo, proseguendo fino ai giorni nostri con una tradizione di altissima qualità.
La Stagione di Danza 2024 offrirà al pubblico cinque variegati titoli al Comunale Nouveau (realizzato all'interno di un padiglione di 3500 mq che contiene fino a 1008 spettatori, situato in piazza della Costituzione)
Ad aprire il cartellone il Béjart Ballet Lausanne, compagnia leggendaria nata nel 1987 grazie al genio di Maurice Béjart e oggi guidata da Gil Roman tra passato e presente. Giovedì 9 maggio alle 20.30, in replica venerdì 10 alla stessa ora, il Béjart Ballet Lausanne presenterà tre coreografie. La prima firmata da Gil Roman Alors on dance...! (musiche di György Ligeti, John Zorn, Citypercussion e Bob Dylan). La seconda e la terza create da Maurice Béjart: il pas de deux da Bhakti III ispirato al dio della danza Shiva su musica tradizionale indiana, con scene e costumi di Germinal Casado, e 7 danses grecques su partitura di Mikis Theodorakis.
Il programma proseguirà con il balletto ideato da Daniele Cipriani dal titolo Soirée Stravinskij/Rachmaninov (domenica 9 giugno alle ore 16.30). In scena la pianista Beatrice Rana, che suonerà con Massimo Spada la versione originale del 1913 del Sacre du Printemps di Igor Stravinskij sulla coreografia La sagra della primavera di Uwe Scholz ripresa da Simone Repele e Sasha Riva. A seguire la versione originale per due pianoforti delle Danze sinfoniche op. 45 di Sergej Rachmaninov sulla coreografia di Simone Repele e Sasha Riva “Alla fine del mondo” (interpreti Yumi Aizawa, Luca Curreli, Riccardo Ciarpella, Francesco Curatolo, Chiara Dal Borgo, Giulia Pizzuto, Chiara Ranca, Simone Repele, Sasha Riva e Parvaneh Scharafali).
Il terzo imperdibile spettacolo sarà offerto dalla Scuola di Ballo dell’Accademia del Teatro alla Scala diretta dal maestro Frédéric Olivieri (28 settembre alle ore 20.30, con replica domenica 29 alle 16.30). In scena i giovani talenti con La fille mal gardée, il balletto più antico ancora in repertorio nelle compagnie di danza di tutto il mondo, su musica di Peter Ludwig Hertel. Questa versione accademica, andata in scena al Teatro alla Scala per il tradizionale spettacolo istituzionale della Scuola, porta la coreografia di Frédéric Olivieri.
Per il quarto titolo in cartellone l'acclamata compagnia giapponese The Tokyo Ballet diretta da Yukari Saito, (venerdì 29 novembre alle ore 20.30) presenta l'impalpabile e suggestivo Regno delle Ombre da La Bayadère sulla coreografia firmata da Natalia Makarova dall’originale di Marius Petipa. A seguire altre due coreografie di grande impatto storico: la prima il pas de deux dal Romeo e Giulietta e Le sacre du printemps firmate entrambe da Maurice Béjart.
A chiudere la stagione (sabato 28 dicembre alle 20.30 e domenica 29 alle ore 16.00) il Gala Les Étoiles a cura di Daniele Cipriani. In scena un susseguirisi di stelle internazionali (tra cui l'applauditissimo primo ballerino spagnolo Sergio Bernal) con brani e variazioni di grande impatto emotivo, tecnico e scenografico. Il tutto accompagnato dalle musiche eseguita dal vivo a cura dell'Orchestra del Comunale diretta da Paolo Paroni.
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