LA "BELLA ADDORMENTATA" DI NACHO DUATO
Bella Addormentata
Staatsballett Berlin
Nacho Duato
Il soggetto della Bella addormentata del coreografo Nacho Duato, presentata dal Balletto dell’Opera di Berlino, è ispirato liberamente – come l’originale di Marius Petipa del 1890 – alla famosa fiaba di Charles Perrault della fine del ’600. Un re e una regina antichi festeggiano la nascita della figlia Aurora: al battesimo intervengono tutte le fate del paese portando doni e auguri (in danza, ovviamente); ma una è stata dimenticata, la malefica Carabosse, che arriva inattesa minacciando vendetta per l’affronto: la principessina crescerà, ma un giorno si pungerà un dito e morrà. La buona Fata dei Lillà corregge il tiro: non morirà, ma dormirà per cent’anni. Il re fa proibire qualsiasi ago nel suo regno. Sedici anni dopo, si festeggia a corte il compleanno della principessa, che danza splendente tra cavalieri e dame. Una strana vecchia le porge dei fiori con uno spillone nascosto; è Carabosse. Aurora si punge e cade priva di sensi; la Fata dei Lillà avvolge tutto il palazzo d’un sonno profondo.
Cent’anni dopo, un principe (Désiré) a caccia nei boschi ha una visione della bella destinata al suo amore; la buona fata lo guida al palazzo addormentato, lui bacia la fanciulla e tutto torna alla vita. Seguono le dovute nozze a corte. Nella festa, danzano personaggi di altre fiabe di Perrault: Cenerentola, Cappuccetto Rosso, Florina e l’Uccello Blu, il Gatto con gli Stivali, ecc.
Un passo a due luminoso dei due giovani sposi conclude nella bellezza e nella gioia la vicenda e il balletto.
Con la Bella addormentata, il coreografo Marius Petipa, attivo alla fine dell’Ottocento al Teatro Imperiale Mariinskij di San Pietroburgo, realizza compiutamente l’ideale e definisce lo stile, la struttura formale e i caratteri del cosiddetto “balletto classico” (meglio sarebbe dire tardo-romantico su base tecnica classico-accademica). La sintesi russa delle scuole italiana e francese si invera in un’opera che – ben al di là del soggetto fiabesco che offre solo una esteriore struttura teatrale – è un capolavoro puramente coreografico di bellezza e inventiva e musicalità incomparabili, giunti fino a noi, attraverso l’epoca sovietica e la successiva diffusione nel repertorio mondiale, in una sorta di complessa accumulazione tecnica e stilistica riconosciuta e riconoscibile. Non è tale “originale” che vedremo al Regio, ma una nuova coreografia costruita entro la struttura originale; ovviamente, sulla partitura di Čaikovskij ammirata anche da Stravinskij come capolavoro “sinfonico” di musica per balletto.
Spagnolo di Valencia, 60 anni, Nacho Duato è stato, come danzatore, splendido interprete di Jiří Kylián al Nederlands Dans Theater. Come coreografo, si è imposto per una sua visione originale e talvolta trasgressiva di un genere di “balletto moderno”
Balletto in tre atti con prologo
Libretto di Nacho Duato da Ivan Vševoložskij
dalla fiaba La Belle au bois dormant di Charles Perrault
Musica di Pëtr Il'ič Čajkovskij
Staatsballett Berlin
Direttore artistico generale: Nacho Duato
Aurora
Iana Salenko (17s, 20, 21s)
Ksenia Ovsyanick (17p, 18)
Krasina Pavlova (21p, 22)
Il principe Désiré
Marian Walter (17s, 20, 21s)
Dinu Tamazlacaru (17p, 18)
Mikhail Kaniskin (21p, 22)
Carabosse
Rishat Yulbarisov
Michael Banzhaf
La Fata dei Lillà
Sarah Mestrovic
Julia Golitsina
Coreografia e regia
Nacho Duato
Direttore d'orchestra
Pedro Alcalde
Scene e costumi
Angelina Atlagić
Luci
Brad Fields
Orchestra del Teatro Regio
Staatsballett Berlin
Novità per l'Italia
Sabato 17 dicembre ore 14.30
Sabato 17 dicembre ore 20.00
Domenica 18 dicembre ore 15.00
Martedì 20 dicembre ore 20.00
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