LA CENERENTOLA DI FREDERIC OLIVIERI
L'ETERNO SOGNO DELLA FIABA DI CIAIKOVSKIJ
Un grande balletto classico dal taglio fiabesco che mantiene intatta la magia e l’incanto del racconto di Perrault: è la Cenerentola di Frédéric Olivieri sulle musiche di Sergej Prokof’ev, coreografia creata dal direttore della Scuola di Ballo Accademia Teatro alla Scala per i suoi giovani allievi.
In scena da venerdì 11 novembre, repliche 12 e 13 novembre 2016 al Teatro Carlo Felice di Genova e al Piccolo Teatro Strehler di Milano dal 13 al 22 dicembre 2016.
"Un balletto dalla
forte connotazione romantica e fiabesca che ben si addice alla
giovane età degli interpreti, alcuni dei quali neppure adolescenti",
così Frédéric Olivieri, definisce Cenerentola, un balletto
realizzato, su commissione della Fondazione Bracco, per i suoi
giovani allievi. Prokof'ev creò una musica di
ritrovata classicità (con variazioni, adagi e pas de deux) perfetta
per la trasposizione in danza di una delle favole
più conosciute e amate. Il carattere di ciascun personaggio è
tratteggiato attraverso temi musicali che seguono le vicende narrate
nella storia: così Cenerentola è caratterizzata da tre diversi
temi, il primo che sottolinea il senso di oppressione e solitudine,
il secondo la speranza in un futuro più roseo e il terzo
l’innamoramento e la gioia della serenità raggiunta. La versione
creata dal maestro Frédéric Olivieri valorizza il talento dei giovani allievi/danzatori
dando corpo ed emozioni a personaggi da fiaba che diventano persone
vive, piene di sentimenti e ribellioni, e ad una fanciulla romantica,
sognatrice e innamorata proprio come le ragazze di oggi.
Sono diverse le partiture musicali su cui sono state create sin dall’Ottocento innumerevoli letture coreografiche di questo titolo. Frédéric Olivieri ha scelto la partitura di Prokof’ev e il libretto di Nicolai Volkov, datati 1941-44. Della prima versione del balletto è autore Rostislav Zakharov e andò in scena, in tre atti, al Bolshoi di Mosca nel 1945, cui fece seguito la coreografia di Konstantin Sergeev al Kirov nel 1946. La partitura di Prokof’ev, anche per non incorrere nella censura ždanovista, risponde alla tradizione coreutica russa, che voleva una varietà di danze classiche e popolari, danze di corte e danze esotiche, passi a due, variazioni, valzer, mazurche, pavane, gavotte. Una scelta dettata anche dalla volontà di garantire una varietà che permettesse ai ballerini di dimostrare le proprie doti tecniche e abilità interpretative. Cenerentola è caratterizzata da tre diversi temi, il primo che sottolinea il senso di oppressione e solitudine, il secondo la speranza in un futuro più roseo e il terzo l’innamoramento e la gioia della serenità raggiunta. Le sorellastre, invece, vengono delineate attraverso toni farseschi e goffi, mentre la matrigna entra in scena accompagnata da modulazioni aspre e minacciose, in netto contrasto con le note melodiose e rassicuranti della Fata. La Cenerentola proposta dalla Scuola di Ballo scaligera è in due atti, ove spiccano diversi momenti che mettono alla prova le abilità degli allievi: nel primo atto la danza delle fate delle quattro stagioni, chiamate dalla Fata Madrina per trasformare il sogno di Cenerentola in realtà e condurla al ballo, e nel secondo atto, il ballo a corte, la danza delle tre arance, dono del Principe che le sorellastre si contendono, le danze spagnola e araba, le variazioni e i passi a due di Cenerentola e del Principe. Alla messa in scena sono chiamati molti allievi ed ex allievi dell’Accademia, dai sarti agli scenografi, dai parruccai ai truccatori e parrucchieri, ai fotografi. Le scene sono firmate da Angelo Sala, i costumi degli interpreti principali sono stati disegnati da Chiara Donato. Le sculture sono state realizzate da Fausta Cerizza, ex allieva del Corso scenografi. I costumi sono realizzati ed elaborati da allievi ed ex allievi del Corso per sarti dello spettacolo, nonché dalla Sartoria Brancato. Sul palcoscenico oltre cento allievi della Scuola. I ruoli principali sono affidati ad allievi fra il sesto e l'ottavo corso.
Cenerentola
coreografia Frédéric
Olivieri
musiche Sergej Prokof’ev
con
gli Allievi della Scuola di Ballo Accademia Teatro alla
Scala
scene Angelo Sala
luci Andrea Giretti
produzione Scuola di Ballo Accademia Teatro
alla Scala
Assistenti
alla coreografia
Paola Vismara, Paolo Podini, Leonid Nikonov,
Maurizio Vanadia, Loretta Alexandrescu,
Tatiana Nikonova, Elisa
Scala, Vera Karpenko
Sculture realizzate
da Fausta Cerizza
ex allieva Corso di specializzazione per
scenografi teatrali
Costumi: Maria Chiara
Donato
realizzati con il contributo degli allievi ed ex allievi
del Corso per Sarti dello Spettacolo
(Claudia Furlan, Giulia Claudia
Gambi, Cristina Garanzini, Marta Gianinetti, Amelie Mazet,
Luca
Morando, Celeste Ratazzi, Francesca Simoni)
Elaborazione
costumi: Cristiana Malberti
Spettacolo realizzato con il
contributo degli allievi dei Corsi per Truccatori e Parrucchieri
teatrali,
Parruccai e Fotografi di scena.
La Cenerentola di Frédéric
Olivieri è un’opera adatta a
valorizzare il talento dei giovani danzatori, capace di dare anima ed
emozionante vitalità ai personaggi della fiaba che fanno da sempre sognare
generazioni di spettatori.
(Foto di Alessia Santambrogio)
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